I consigli per ristrutturare ad arte l’impianto idraulico

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La ristrutturazione ad arte dell’impianto idraulico deve essere seguita in modo attento e professionale da parte di una ditta che presenti tutte le certificazioni necessarie e sappia come lavorare e rifare l’impianto. Un aspetto molto spesso trascurato nel momento in cui si decide il professionista cui affidare il lavoro. L’azienda che si occupa dell’opera dovrà rilasciare – al termine dei lavori – una dichiarazione di conformità per l’impianto idraulico.

Quando è necessario ammodernare l’impianto idraulico, occorre costatare quali sono le opere necessarie da effettuare realmente. In questi tipo di ristrutturazione, infatti, non si tratta solo di andare a rivedere l’impianto idraulico domestico, cambiando i sanitari e i tubi: gli interventi per ristrutturare un bagno sono molto più variegati e numerosi e prevedono anche diverse opere murarie ed edilizie.

Rifacimento impianto idraulico: fasi di lavoro

Quando si sceglie di rifare l’impianto idrico sanitario della propria abitazione, è necessario che questo sia realizzato a regola d’arte. Quest’espressione indica il fatto che l’impianto idrico rispetti tutte le normative previste dalla legge e dal Testo Unico sull’Edilizia.

Una ditta specializzata e i tecnici abilitati – nel procedere al rifacimento dell’impianto idraulico di un appartamento – devono rispettare diverse fasi di lavoro.

Il primo passo è la richiesta delle autorizzazioni e la creazione di un progetto ben definito, che permetta di comprendere dove intervenire, come modificare l’impianto idraulico della cucina e come rifare l’impianto idraulico del bagno.

Tra le varie decisioni da prendere ci sono quelle che riguardano la scelta tra impianto idraulico multistrato o propilene e le opere murarie necessarie per riuscire ad intervenire in modo corretto.

Dopo la fase di progettazione, si procede alla rimozione dell’impianto esistente e alla realizzazione del nuovo. Inoltre, in questa fase è importante scegliere i sanitari più adatti da installare nel bagno e i vari complementi d’arredo da abbinare. Naturalmente è essenziale optare per prodotti di alta qualità, che garantiscono durevolezza e praticità d’uso.

Nelle zone della casa in cui non è possibile intervenire con la realizzazione di un impianto idraulico tradizionale, come mansarde o tavernette, si può scegliere l’installazione del Sanitrit, una soluzione efficace e alternativa.

Si tratta di un trituratore pompa che permette di creare un bagno anche in zone della casa prive di attacchi. La funzione del Sanitrit è di sminuzzare i residui di carta igienica e residui organici. Deve essere installato nella zona dietro il wc, o nella nicchia del muro, e – per funzionare in modo idoneo – deve essere collegato alla corrente.

Quali sono le pratiche necessarie per il rifacimento dell’impianto idraulico?

Al fine di ottenere la certificazione per l’impianto idraulico ad arte è necessario richiedere innanzi tutto l’esecuzione del lavoro a una ditta specializzata. Al contempo bisogna anche eseguire le pratiche necessarie e richieste dalla legge e dal Testo Unico per l’Edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001) che regola i procedimenti amministrativi nel campo delle costruzioni, nei quali rientrano anche quelli per il rifacimento dell’impianto idraulico.

Le opere di rifacimento dell’impianto idraulico rientrano nelle categorie degli interventi di manutenzione straordinaria. Per questo tipo di lavori, come riportato dall’articolo 6-bis del Testo Unico per l’Edilizia, è necessario effettuare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, ossia la CILA. Questa deve essere richiesta da parte di un tecnico abilitato e – solo mediante la CILA – si potrà avere un impianto idraulico realizzato a regola d’arte e nel rispetto delle disposizioni amministrative.

Nel momento in cui si effettua l’impianto idraulico – e si modificano di conseguenza anche le condizioni di salubrità e igiene dell’ambiente, situazione che determina il possesso dell’agibilità per la propria abitazione – bisogna segnalare la nuova agibilità al Comune alla conclusione dei lavori.

Infine, bisogna ricordarsi che l’impianto idraulico – proprio perché incide sulle condizioni sanitarie e d’igiene ambientale della casa – è necessario anche che la ditta installatrice, che esegue i lavori, rilasci il certificato di conformità.

Dichiarazione di conformità degli impianti idraulici: cos’è e perché è obbligatoria

La Dichiarazione di conformità per gli impianti idrici e sanitari è prevista dal Decreto Ministeriale 37/08. Il testo all’articolo 7 dedica al suo interno sei commi al Certificato di conformità per gli impianti idraulici e ne definisce il contenuto e la durata.

La dichiarazione di conformità è obbligatoria per ogni nuovo impianto, ma anche per ogni modifica parziale che viene effettuata ad un impianto preesistente. In quest’ultimo caso, si andrà a segnalare all’interno della dichiarazione solo le porzioni sulle quali si è intervenuti. Bisognerà comunque garantire la sicurezza di tutto l’impianto.

Come riportato dal DM 37/2008, è necessario includere all’interno del documento: la dichiarazione che gli impianti siano stati realizzati a regola d’arte, la relazione che riporta i tipi di materiali usati, il progetto dell’impianto, lo schema e la copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnici e professionali dell’installatore.


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